Cantavano i Litfiba… “Ho viaggiato nel freddo Faccia a faccia con la mia Ombra che si gettava Nel bianco velo del tempo Istanbul Istanbul Ho viaggiato nel freddo Senza volto senza età Pilotando un Corpo senza guida a Istanbul, Istanbul”
Una città-mondo, immensa e cosmopolita. Un città triste e stanca della sua storia a cavallo tra due continenti. Una città di persone, fiumi di persone. Una città che ti lascia a malapena il sapore di sé. Una città in cui “Se a un uomo venisse concessa la possibilità di un unico sguardo sul mondo, è Istanbul che dovrebbe guardare.”