L’edificio dei record di Bucarest

Visitare questo Palazzo oggi è un po' come attraversare in lungo e in largo la folle storia del delirio di onnipotenza di un dittatore  incolto, brutale e con il vizio del nepotismo, Nicolae Ceausescu, il figliol prodigo della Grande Romania.

Il viaggio a Bucarest inizia e finisce sempre qui, dal Palatul Parlamentului, aka “l’edificio dei record”. Il suo nome originale era Casa del Popolo (Casa Poporului), ma tale denominazione è stata abbandonata con la fine dell’era comunista di Ceausescu, sebbene sia tuttora utilizzata comunemente da molti Romeni.

È la struttura più pesante al mondo (4,10 milioni di tonnellate distribuite su una superficie di 35.000 metri quadrati). La valutazione immobiliare è stimata intorno ai 3 miliardi di dollari.

Misura 270 per 240 metri, è alto 84 metri e si estende per 92 metri sotto il suolo. Conta 1.000 stanze, con due ulteriori livelli sotterranei in uso. Due delle sue gallerie (ce ne sono più di 60) misurano 150 m di lunghezza e 18 m di larghezza; quaranta dei suoi 64 saloni hanno una superficie di 600 metri quadri. La Sala dell’Unione misura 2200 m². Le stime dei materiali riportano circa un milione di metri cubi di marmo dalla Transilvania; 3.500 tonnellate di cristallo, 480 candelieri, 1.409 luci e specchi; 700.000 tonnellate di acciaio e bronzo per porte e finestre monumentali; 900.000 metri cubi di legno per parquet e per i rivestimenti; 200.000 m² di tappeti di lana di varie dimensioni; tende adornate con argento e oro.

È il secondo maggiore edificio amministrativo del mondo per superficie, subito dopo il Pentagono a Washington. Ha un volume che supera del 2% quello della Piramide di Cheope. Il palazzo è stato costruito interamente con materiali di origine rumena; durante gli anni della costruzione, ci fu una tale richiesta di marmi per questo edificio che le pietre tombali dovettero essere realizzate con altri materiali. L’edificio, con le sue immense dimensioni, si trova in mezzo alla città.

Il palazzo venne ordinato dall’ex presidente Ceausescu e progettato dall’architetto Anca Petrescu, che, coadiuvata da un team di circa 700 architetti, venne costruito a Bucarest tra il 1984 e il 1997.

Ad oggi il palazzo ospita le due camere del parlamento (il Senato e la Camera dei deputati) oltre a tre musei e un centro congressi internazionale.

Il costo del riscaldamento, dell’elettricità e dell’illuminazione supera i 6 milioni di dollari l’anno. Una cifra paragonabile al totale dell’alimentazione di una città di medie dimensioni.

Per costruire questa opera colossale, furono demoliti circa 7 chilometri quadrati del centro storico della città, con 40.000 persone trasferite dall’area. Tra le 20.000 e le 100.000 persone hanno lavorato sul sito e sul progetto, operando su tre turni. 

Tutto questo accadeva a Bucarest durante la dittatura di Ceausescu, un periodo storico in cui lo sfarzo di questo Palazzo si scontrava con la povertà della popolazione rumena, ridotta alla fame dalle scellerate politiche del regime.

Visitare questo Palazzo oggi, è un po’ come attraversare in lungo e in largo la storia rumena vissuta tramite il delirio di onnipotenza di un dittatore incolto, brutale e folle, Nicolae Ceausescu, il figliol prodigo della Grande Romania.

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