L’uomo che vendeva l’aria in Terrasanta. Un libro di Omar Friedlander

Un mondo fatto di un'umanità trasversale in cui i sentimenti, i sogni e le virtù sono il trait d'union di un popolo composto da persone che si avvicendano dal passato fino ai giorni nostri per raccontarsi nel loro vivere quotidiano

E’ un libro fatto di racconti provenienti da uno dei luoghi simbolo del mondo, la Terrasanta. Santa e maledetta per ebrei, cattolici e musulmani le cui vicende vengono narrate in undici racconti che parlano di vita vissuta, guerra, pace e sogni infranti. Racconti in cui la realtà spesso lascia spazio all’immaginazione come quella dell’uomo che vendeva aria ai turisti semplicemente perchè aria di Terrasanta.

E allora è bello perdersi tra le pagine di questo volume perchè i racconti sono svincolati l’uno dall’altro, curiosi, interessanti e veicolano la storia tra presente e passato e risultano capaci di portare i lettori alla scoperta del mondo di Israele. Un mondo fatto di un’umanità trasversale in cui i sentimenti, i sogni e le virtù sono il trait d’union di un popolo composto da persone che si avvicendano dal passato fino ai giorni nostri per raccontarsi nel loro vivere quotidiano.

E’ un libro in cui il tempo si srotola dalla nascita dello Stato di Israele all’ultima Intifada. I personaggi vivono nella speranza, restano vivi, solcando la linea retta della vita senza esitazione alcuna. Personaggi come Salim, un ragazzo beduino che contrabbanda oggetti di prima necessità sul confine israelo-egiziano, come la donna che filma gli abusi e i soprusi dell’esercito israeliano presso un checkpoint, come quei ragazzini che girano con un vecchio furgoncino tra i monti della Galilea alla ricerca di roba vecchia, rappresentano quel microcosmo in costante movimento tra passato e presente alla costante ricerca di una nuova esistenza.

L’uomo che vendeva l’aria in Terrasanta è il libro di esordio di Omar Friedlander e se le premesse rispecchiano la bellezza della sua scrittura, sarà un piacere continuare a leggere l’autore in futuro.