Tutto parte da un concetto molto semplice. Il 2% del pianeta è abitato da più del 50% della popolazione mondiale che consuma il 75% di energia ed è responsabile dell’80% di emissioni di CO2.
L’incontro svoltosi all’interno degli uffici della più importante Università del mondo, partendo dall’assunzione numerica di cui sopra, è stato incentrato sui nuovi studi di mobilità urbana sviluppati nel Laboratorio ideato dall’Arch. Carlo Ratti, mediante l’utilizzo degli strumenti matematici e statistici più innovativi.
Esempi virtuosi di città come New York, Amsterdam, Stoccolma che si sono avvalsi dei progetti elaborati dai ricercatori del Senseable Urban Lab, ci hanno condotti verso il futuro della mobilità urbana. Approcci di studio che a differenza di quelli nostrani hanno come unico fine non la mera pubblicazione ma la concretizzazione in attività reali e funzionali alle città. Alcuni esempi?
https://senseable.mit.edu/ unparking/
Unparking usa i dati di Singapore per quantificare sistematicamente la domanda di parcheggi nel contesto della mobilita’ condivisa, nello scenario attuale (veicoli privati e parcheggi non condivisi), e in uno scenario con veicoli a guida autonoma (AV), possibilmente condivisi, che non necessitano di un parcheggio che sia vicino e (potenzialmente) per tutto il giorno.
HubCab usa i dati dei viaggi dei taxi di NY per quantificare i benefici di una mobilita’ condivisa in termini di inquinamento e traffico.
Abbiamo poi riadattato gli algoritmi per il carpooling tra privati, e fatto diversi lavori correlati, sia di ricerca he applicartivi (come Mobilitando Pisa).
Roboat, navigazione autonoma con moduli versatili (e al bisogno collegabili fra loro) che possono essere utilizzati per il trasporto di passeggeri, di rifiuti, pacchi, etc, e come piattaforme/ponti/passerelle
Anche Pisa è stata studiata dal MIT. Ecco le proiezioni dello studio in atto già da qualche anno.
https://senseable.mit.edu/pisa/
PISAPool usa i dati e le analisi del questionario cittadino sulla mobilita’ (Mobilitando Pisa), progettato, gestito, curato e analizzato dalla dott.ssa Maria Elena Renda, e mostra una mappa del traffico di Pisa con e senza car-pooling (progetto presentato all’Internet Festival) per i tragitti del mattino da casa a lavoro.
Nel tempo, nello spazio, nei giorni, il traffico automobilistico incide fortemente sulla vivibilità di Pisa mentre comportamenti più sostenibili come il car pooling migliorano la godibilità di una città storica, giovane e dinamica.
Con gli algoritmi del MIT si sono accoppiati opportunamente i viaggi in base a destinazione, orario e flessibilità ed analizzato 3 scenari:
1. lo scenario attuale, ossia SENZA carpooling;
2. lo scenario in cui tutti quei cittadini che avevano dato la loro disponibilita’ a fare carpooling nel questionario (50% dei 6200 rispondenti) effettivamente partecipassero ad un programma di carpooling;
3. lo scenario in cui, attraverso politiche e incentivi sulla mobilita’, tutti i cittadini che viaggiano in macchina da soli ogni giorno partecipassero ad un programma di carpooling.
Con le analisi elaborate dal Senseable Urban Lab del Mit di Boston si è stimato che rispetto allo scenario 1, per lo scenario 2 si potevano ridurre del 24% i veicoli circolanti a Pisa e del 18% il numero di km percorsi quotidianamente, mentre nello scenario 3 si potevano ridurre del 47% il numero dei veicoli e del 39% i km percorsi quotidianamente.
E questo solo considerando 6200 cittadini che gravitano nell’area metropolitana pisana.
Su www.mobilitandopisa.it è possibile trovare le info dettagliate del progetto.